“Un’elevata possibilità che a causare il tumore sia stato l’utilizzo prolungato del cellulare“. E’ questo quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Torino in merito al male trovato all’uomo di 63 anni. Tra il 1995 e il 2008 ha infatti usato, per motivi di lavoro, il telefonino per più di diecimila ore, con una media di 2 ore e mezza al giorno.
Il Tribunale di Aosta aveva condannato l’Inail a pagare la rendita per malattia professionale a un lavoratore dopo l’utilizzo continuo del cellulare per effettuare le telefonate per il lavoro. Nel 2020 il Tribunale di Aosta aveva riconosciuto il nesso causale tra l’utilizzo del cellulare e l’insorgenza del neurinoma del nervo acustico, ma l’Inail aveva fatto ricorso in appello chiedendo una nuova consulenza. L’uomo ha così ottenuto una rendita mensile di 400 euro.
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