Gli ambientalisti di Ultima Generazione colpiscono ancora. Vittima, stavolta, un quadro di Van Gogh esposto al Palazzo Bonaparte. La tela in questione è il “Seminatore al tramonto”, protetta come accade nella maggior parte delle situazioni da una lastra di vetro che ha permesso all’opera di non avere delle conseguenze dopo il lancio della minestra di verdura. Immediatamente dopo il lancio, le tre ambientaliste si sono incollate alla parete e hanno iniziato ad urlare delle frasi sul cambiamento climatico. Intervenuta la sicurezza, la stanza è stata fatta sgomberare e la situazione è tornata alla normalità.
Il comunicato di una delle ragazze
“Mi chiamo Laura e ho deciso di unirmi alle diverse serie di azioni che si stanno svolgendo in questi giorni in diversi Paesi perché ho piena consapevolezza del fatto che nessuno, in nessun modo, si sta prendendo cura della catastrofe ambientale che stiamo vivendo. Stiamo assistendo ad un collasso globale nella più totale indifferenza da parte dei governi la cui esistenza dovrebbe essere volta anche e soprattutto alla tutela dei suoi cittadini, eppure, nonostante tutta la comunità scientifica ci avverta da decenni di ciò che sta avvenendo e ci abbia dato delle indicazioni precise su cosa fare per invertire questa rotta distruttiva assolutamente nulla è stato fatto. Questo è agghiacciante, e ancora di più lo è il fatto che da più di trent’anni cittadini da ogni parte del mondo cercano di manifestare e protestare con ogni mezzo a loro disposizione, e non sono mai stati ascoltati. Se in questo preciso momento stiamo vivendo una catastrofe ambientale e tutte le forme di protesta messe in atto finora sono state ignorate, qual è il nostro destino? “Questo – scrive ancora l’attivista – non può intendersi come semplice vandalismo (il quadro, protetto da un vetro, non ha riportato danni, come era nelle intenzioni delle cittadine), ma della manifestazione di un amore viscerale per la vita e per l’arte, che solo attraverso un intervento serio e tempestivo dei governi possono essere tutelate. Per questo le azioni dirette nonviolente continueranno finché i cittadini non avranno risposta dal proprio governo sulle istanze di stop al gas e al carbone e di investimento in almeno 20 GW di rinnovabili”.
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